La storia di San Valentino

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Miriam86
view post Posted on 13/2/2014, 09:12




La Storia

San Valentino nacque a Terni nell'anno 175 d.C., patrono della città, dell'amore e protettore degli innamorati di tutto il mondo. Valentino dedicò la sua vita alla comunità cristiana e di una città poco distante da Roma, dove infuriavano le persecuzioni contro i seguaci di Gesù. Fu consacrato vescovo della città di Terni nel 197 d.C. dal Papa San Feliciano. Valentino è tuttora considerato il patrono degli innamorati poiché la leggenda narra che egli fu il primo religioso che celebrò l'unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana. Quando l'imperatore Aureliano ordinò persecuzioni contro i cristiani, San Valentino fu imprigionato e flagellato lungo la via Flaminia lontano dalla città per evitare tumulti e rappresaglie dei fedeli e quindi fu martirizzato.

La leggenda

Un'altra leggenda narra che un giorno San Valentino sentendo litigare due giovani fidanzati andò loro incontro tenendo in mano una splendida rosa; il santo si rivolse ai due e dopo aver donato loro la rosa, sussurrò loro parole di riconciliazione, questo pose fine alla lite dei due. Il santo dunque chiese loro di stringere insieme il gambo della rosa e pregare affinché il loro amore e restasse eterno. Poco tempo dopo i due giovani tornarono da lui per ricevere il sacramento del matrimonio il 14 febbraio. Per questo motivo che il 14 febbraio in tutto il mondo viene celebrato San Valentino, il santo dell'amore.

Un amore sublime

Un centurione romano pagano di nome Sabino s'innamorò di Serapia, una giovane cristiana di Terni. Egli si recò dai suoi genitori, per chiederla in sposa, ma loro rifiutarono a causa della sua religione. Serapia, a sua volta innamorata del giovane romano, lo invitò a recarsi da Valentino. Sabino seguì i suggerimenti dell'amata e ricevette il battesimo dal Santo. Fu allora che Serapia si ammalò di tubercolosi. I giorni passavano e la giovane non migliorava; fu deciso quindi di chiamare Valentino al suo capezzale. Sabino pregò il Santo, dicendogli che non avrebbe potuto vivere senza la sua compagna. Accogliendo la disperazione del giovane, Valentino levò le sue preghiere al Signore, ed i due giovani lasciarono la vita terrena, per vivere insieme nell'eternità.

La rosa della riconciliazione:

Passeggiando per il suo giardino, San Valentino un giorno udì due fidanzati litigare. Invitando i due ragazzi alla ragione, egli porse loro una rosa affinché la stringessero facendo attenzione a non pungersi con le spine e pregando perché il loro amore fosse eterno. I due giovani si riconciliarono immediatamente e dopo non molto tempo, si recarono nuovamente dal Santo per celebrare il matrimonio ed invocare la sua benedizione.

I bambini e il Santo

Il giardino della casa di San Valentino era un luogo di gioia ed amore, dove spesso gli abitanti della città di Terni si recavano, per ricevere i preziosi consigli del santo. Particolari ed abituali frequentatori del giardino erano i bambini della zona, che lì si recavano per giocare. Valentino, rallegrandosi della loro spensieratezza e della loro purezza, spesso si fermava ad osservarli, soprattutto per essere certo che non corressero pericolo alcuno. Quando il sole iniziava a tramontare, egli si recava tra loro e a ciascuno regalava un fiore, che i bambini avrebbero dovuto portare alle loro mamme. Un piccolo stratagemma, per essere certo che i fanciulli si dirigessero subito a casa, senza far troppo tardi.

BIGLIETTINI PIENI D'AMORE

A San Valentino, festa degli innamorati, l'usanza più divertente è quella di spedire dei bigliettini a tutte le persone che si amano, o che ci piacciono o alle quali vorremmo piacere. In Inghilterra quest'usanza esiste da moltissimo tempo. In Italia, patria di San Valentino, la festa è un po' meno importante, o almeno lo era! Non è mai permesso scrivere delle lettere anonime, cioè senza firma, cosa che, di solito, fanno solo le persone maleducate o maleintenzionate. A San Valentino, invece, non solo ciò è permesso ma è addirittura consigliabile. Una ragazza o un ragazzo che ricevono per San Valentino un biglietto non firmato possono passare ore e ore a studiarlo, guardarlo da tutte le parti, esaminarlo con la lente d'ingrandimento, interpretarne il disegno ecc. ecc. per capire da chi arriva. Naturalmente, chi l'ha spedito, sarà stato così astuto da lasciare qualche indizio per farsi scoprire...

QUALCHE IDEA..

I biglietti per San Valentino più sono romantici e più sono belli. Cuori, fiori, pizzi, tutto è permesso! La cosa più facile è fare dei biglietti a forma di cuore, naturalmente rossi.
Per scrivervi sopra qualche frase, ideali sono i pennarelli d'oro o almeno d'argento... Un'idea? Ritagliare biglietti di pizzo dalle tovagliette di carta che, di solito, i pasticcieri mettono sotto le torte. Si possono anche preparare dei ciondoli per un braccialetto ritagliando tanti cuoricini piccoli o uno grosso in un pezzo di creta steso col mattarello fino a dargli lo spessore di cm 0,5. Si ritagliano i cuori, vi si fa un forellino in cui passare un nastro o un cordone, si lasciano asciugare, si colorano di rosso, si verniciano, si legano e... si regalano!

Fonte: Web
 
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